Al voto, al voto!

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Dopo la Consulta, finalmente s’intravvede come voteremo: ciascun partito col suo sistema elettorale preferito. Ne hanno infatti uno pronto per ciascuno, fatto su misura per trarne vantaggio. Così vinceranno tutti quanti e non ci saranno più scontenti ad abbaiare con la bava alla bocca di non aver avuto l’osso in Parlamento. Ora però bisogna decidere la data. Anche qui non c’è ancora un accordo. Ognuno ha la sua data preferita in base ai suoi impegni, alle sue elucubrazioni. Io proporrei che ognuno votasse quando vuole, tanto poi per noi elettori non cambia quasi nulla. Cambiano solo le facce dei gentiluomini seduti su quelle poltrone di velluto e i nomi fantasiosi delle loro nuove tasse.

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