RAGGI O NON REGGI?

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Volevo scrivere un post sul disastro del comune di Roma, però mio figlio che ha 16 anni, ma la sa già lunga, mi ha sconsigliato: “Se parli bene della Raggi perdi una metà dei ‘mi piace’ e se ne parli male ne perdi l’altra metà!”

“Ma io intendo parlarne correttamente, senza parzialità!” Lui risponde pronto: “allora li perdi tutti”!

Forse ha ragione… Oggi ognuno di noi vuole sentirsi dire solo quello di cui è già convinto. È la logica dei social network: togliere di mezzo tutti quelli che non ci piacciono, con un pollice verso, per vivere in un mondo perfetto, abitato solo da gente che ci dà ragione! Sai cosa ti dico? Di post ne scrivo tre, una per ogni opinione, così accontento tutti…

 

  • POST CONTRO: “SFACELO ANNUNCIATO A ROMA!”

“L’incompetenza dei Grillini è dimostrata dalla progressiva disintegrazione della giunta romana. Mettere nei posti di comando gente incapace, pescata fuori dai supermercati, si sta rivelando una follia, gente scelta a casaccio, con qualche voto sul web.”

 

  • POST A FAVORE: “GUERRA PER BANDE CONTRO IL CAMBIAMENTO”

“C’era da aspettarselo: quando arriva una persona perbene, decisa a un radicale cambiamento del malaffare, lo schieramento avversario si compatta e vengono a galla sotterranee alleanze tra molti poteri dello stato, tutti pronti a mettere i bastoni tra le ruote, per non cambiare lo status quo della mangiatoia generale permanente.”

 

  • POST NEUTRALE: “ROMA NON SI RADDRIZZA MANCO MORTA!”

“Pare che una persona che viene dal mondo esterno alla politica non possa proprio farcela. Non conosce i regolamenti, gli sgambetti, i trucchi del mestiere… È un’utopia quella di prendere persone dalla società civile e sbatterla in un ghetto di teppismo politico. Quel poveraccio che si trova in una situazione del genere, come potrà mai farcela?”

Lascio ciascuno a crogiolarsi nella sua idea. (Me compreso… ma, a questo punto, io ce l’ho ancora, un’idea?)

 

Gianni Monduzzi

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