A Roma si sta giocando una partita vitale, per la nostra Repubblica. Se Virginia Raggi ce la farà a governare il comune più ingovernabile d’Italia, i Cinquestelle avranno la strada aperta per il governo. Se non ce la farà, il loro sogno di un rinnovamento dell’Italia partendo da persone prese dalla cosiddetta “società civile”, senza una conoscenza approfondita della macchina amministrativa, rischia di venir relegato al mondo dell’utopia. Questa almeno è la mia convinzione e, credo, non solo la mia.
Fino ad ora la classe politica si è formata soprattutto nelle sezioni di partito, con tutti i guasti che ben conosciamo. Ma c’è assoluto bisogno di un cambiamento. Sarà questa la strada? Alcuni sono strenuamente convinti in un senso e altri nell’altro. I toni sono accesi, al limite delle offese reciproche. Ma c’è anche chi, come me, se lo chiede onestamente ed è attento a vederne l’esito.
È il tema politico del momento, uno snodo formidabile. Per questo si stanno muovendo poteri deboli e poteri forti. Mi piacerebbe sapere come la pensano le persone che seguono questo blog. Potrebbe essere utile a chiarirci le idee.
P.S. Chiedo di mantenere il dibattito in toni pacati, senza insultare chi è di parere diverso. Sennò facciamo la fine di quei politici rissosi che disprezziamo. Diamo loro il buon esempio. Lo so che a volte si fa fatica. Però credo fermamente che si possa dissentire senza venire offesi per le proprie idee. È solo così che possiamo rafforzare l’Italia come paese civile. In questo blog vorrei davvero che fosse bandito il “reato di opinione”.
Grazie a tutti.