RACCONTI DALLA QUARANTENA #16 – ARRIVANO I SOLDI?

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Le due cose che uniscono noi europei sono il virus e l’euro. Non so quale dei due ci sia più gradito. Ora dobbiamo affrontarli insieme e non sarà una passeggiata.

Olanda e Germania hanno le idee chiare: ciascuno stato ci mette soldi in proporzione al suo deficit. Per metterlo al sicuro, questo malloppo viene  ridistribuito a ogni nazione, in base alla salute dei suoi conti pubblici. A conti fatti, noi Italiani così ci smeniamo qualche miliarduccio, come sempre.

Il salvataggio della Grecia ha fatto scuola: quando una nazione è in difficoltà, basta affondarla, dopo aver messo in salvo, confiscandola, la sua argenteria. Il mare è una discarica di relitti, ma non si vedono. Il mare è sempre blu.

È l’applicazione scrupolosa delle leggi naturali applicate agli umani: vince il più brutale, in stile tedesco, vivacchia quello che bara, in stile francese, ma non ce la può fare chi canta alla vita, sotto il sole.

Gli Olandesi scordano che le più sagaci imprese italiane pagano le tasse, agevolate, in casa loro. Sono abituati a quadrare il bilancio statale con le tasse fregate ai partner europei. Se le nostre aziende però vanno in perdita, non avranno più tasse da pagare, in Olanda, con lo sconto.

Nessun problema, ci penserebbero i Francesi ad arraffarle, come loro costume, al prezzo di una baguette.

Nei casi più disperati c’è sempre la Germania, avvezza a occuparsi di paesi in difficoltà. Annientandoli. Euro o Panzer, che importa, è il risultato che conta.

A noi italiani riserveranno trattamento speciale, con implicazioni affettive. I tedeschi dicono “Italienisch” e nella parola c’è già dentro lo sputacchio dedicato.

Il parlamento europeo farà, come il solito, la sua parte, studiando provvedimenti per chi è ridotto alla canna del gas. Aumentando le multe sugli impianti a metano che non siano a norma CEE.

Gianni Monduzzi

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