RACCONTI DALLA QUARANTENA #22 – SIAMO TUTTI VIROLOGI

Condividi

#22 – SIAMO TUTTI VIROLOGI virologi sono spuntati fuori come funghi. Non sapevamo ce ne fossero tanti. Ci sono più virologi o morti col virus? E parecchi di loro fanno le dive, vanno in TV più che in ospedale, come fossero i grandi cuochi di Masterchef.

Ogni tanto ne salta fuori uno nuovo con la sua invettiva, il suo indignato parere. I complotti si moltiplicano. Ci sarà ancora un’unica realtà, dopo il virus?

Comunque, gli scienziati qualcosa di buono lo inventano. Ad esempio: i tamponi. Sempre più veloci. I primi richiedevano ore per dare un responso. Ora se ne annunciano nuovi da pochi minuti. Arriveremo a quello istantaneo, meglio, al tampone veggente, che predice il futuro.

Ormai la virologia è una scienza popolare. Le massaie s’incontrano via WhatsApp per discutere degli ultimi ritrovati, da divulgare sul WEB per denunciare l’ennesima cospirazione, e rendere virale la verità sulle terapie antivirali tenute nascoste.

Sono tutti sospettati: le case farmaceutiche, che non vogliono gente guarita senza i loro farmaci; i cinesi, che hanno fatto calcoli per conquistare il mondo… persino le ditte di pompe funebri, le fabbriche di ciabatte.

Ogni italiano è consapevole di essere un portatore sano di scienza virologica. Ha studiato sui blog, si è documentato su Youtube, ne sa ormai più degli esperti… si è confrontato virtualmente con quelli che vanno in TV.

Quali esperti? Le star dei media, i complottardi, o gli scopritori delle svariate panacee? Il virus è un animaletto furbo, i virologi se li rigira come ballerine. Loro lo inseguono, cambiando le medicine, ma lui resiste, si moltiplica, come il nostro debito pubblico.

Il virus ha tirato fuori il vero carattere dei popoli, ha smascherato gli amici fasulli, ha messo in discussione famiglie precarie. È un rivoluzionario. Ha permesso ai cinghiali di scorrazzare per le strade, di ripulire lagune, vedi a Venezia, ma ci ha decimato e messo in ginocchio, con l’economia…

Ma, in ginocchio, non c’eravamo già? Allora adesso saremo sdraiati per terra, come i preti novelli durante le cerimonie iniziatiche in Vaticano.

Abbiamo avuto conferme ambigue sulla generosità dei popoli ricchi. Però si sono chiariti bene i loro metodi per diventare tali.

Gianni Monduzzi

Commenti