Le 15 cose che odio degli USA

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  • Le mance obbligatorie, che non sono regalie facoltative, ma oggetto di pretese arroganti. Devi impazzire a calcolarle e non vedi mai nessun soddisfatto. Il beneficato infatti, mostrandosi scontento, lavora sui sensi di colpa, innalzano il livello delle percentuali.
  • Le tasse, mai incluse nei prezzi indicati sui cartellini, una piccola truffa consentita, che ti sballa tutti quanti i calcoli dei resti.
  • I prezzi, che finiscono sempre per 0,99 un metodo irritante per trattarti da babbeo, come se un centesimo di resto potesse convincerti di aver speso meno.
  • Il sistema metrico: le misure hanno multipli organizzati in modo delirante. La temperatura le batte tutte: i Fahrenheit, li avesse inventati un Italiano, sarebbe finito in manicomio.
  • Le confezioni di prodotti alimentari, che a dispetto delle schifezze che contengono, recano rigorose descrizioni chimiche e valori dietetici degni di un trattato di farmacologia.
  • La gente obesa, barcollante per le strade, che trangugia incessantemente cibarie disgustose.
  • La pronuncia, con quel tipico suono gutturale americano, che io definirei “la voce anale”.
  • Le auto, che suonano il clacson per puro vizio: un misto di frustrazione e odio per gli altri.
  • Quella voglia diffusa di trovarti in fallo, per impartirti una bella lezioncina. Aggressività latente, che viene spacciata per civico rispetto delle regole.
  • I gusti pacchiani nell’ostentare ricchezza. Solo qui trovi auto alllungate come cani bassotti.
  • La gente che deve dormire nei cartoni. Proprio sotto sfavillanti grattacieli…
  • Il sistema sanitario a pagamento: al pronto soccorso non interessa tanto il tuo gruppo sanguigno, quanto il colore della tua carta di credito.
  • La litigiosità diffusa: dato che qui i tribunali funzionano, se puoi permetterti esosi avvocati, litigare è una lucrosa professione. C’è da rimpiangere il nostro sistema giudiziario!
  • Il matrimonio come business. Non si mettono in comune sentimenti, ma patrimoni economici: sono le uniche cose che contano, qui. Se ne accorgono all’atto del divorzio!
  • Già: il divorzio… Pare sia diventato obbligatorio. Il divorzio qui è lo sport nazionale…
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