Evviva i santi!

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Se cerchiamo onestamente la via dello Spirito, e vogliamo provare a capirci qualcosa nel fitto mistero che è la nostra vita, andiamo a scuola dai Santi, non dai chierici e dalle loro cerimonie. Chiediamo la via della Spiritualità a chi l’ha raggiunta, mica a chi la predica.

Tutte le religioni divergono tra loro più nella forma che nella sostanza. Zeppe come sono di dogmi arcaici e assurde liturgie accumulatesi nei secoli, con la pretesa di essere depositarie di verità immutabili. Partono da una Grande Verità Rivelata, ma finiscono per aggiungere tutto un armamentario di affermazioni inaccettabili, diventando indigeste.

Le religioni sono nate da Santi, Profeti e Avatar, quindi la loro origine è degna di rispetto. È stato poi, nei secoli, che si è compiuto il guasto: certe metafore sono state prese alla lettera dagli uomini di chiesa, i quali le hanno fossilizzate in camicie di forza indiscutibili.

Sappiamo come il passaparola stravolga ogni messaggio. Figuriamoci nei millenni e su materie così delicate, per non parlare della inattendibilità dei media a quei tempi!

Quando mai Santi e Profeti hanno pensato di fondare religioni? Ci hanno pensato nei secoli i seguaci, i professionisti del culto, gli auto-designati “custodi del Verbo autorizzati”. Cosa è rimasto, infine, del messaggio originale, con tutte quelle erudite, bellicose distinzioni?

Invece, mistici e santi di ogni fede concordano quasi su tutto, salvo poche sfumature. E spesso sono in forte contrasto coi sacerdoti patentati e soprattutto con le loro alte gerarchie.

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