SANGUE E ΜERDA: LA POLITICA DI OGGI

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Ti dico subito che non intendo salire in cattedra. Questo è un articolo che rivolgo prima di tutti a me stesso, o meglio alla mia parte razionale, sperando che la mia parte viscerale non voglia prendere il sopravvento.

Il voto alle elezioni, dato come sfogo di pancia, come se fosse un “non mi piace” in un Blog, è una terribile fesseria, peggio: è una reazione autodistruttiva! Forse questi nostri blog ne hanno un po’ colpa: ci rimbalziamo tra noi pareri disgustati sui politici e mettiamo il pollice verso: “non mi piace” . Ci sentiamo forti come Nerone al Colosseo, per un attimo. A disprezzare siamo bravi, ma poi come si rimedia?

Il cambiamento deve iniziare da noi, dalla base. La democrazia, per funzionare, richiede maturità civica. Sennò andiamo a finire come i paesi del nord Africa! In questa situazione di disprezzo generale solo un coatto o un martire si candida alle elezioni politiche.  Invece alla politica servono persone in gamba, non farabutti e nemmeno illusi sognatori…. Gente onesta ma pratica, lucida e perbene.

Attenzione: il marcio più marcio non è nel mondo politico, ma nel mondo mal-affaristico che gli gira dintorno! Quelli sono ingordi e non hanno scrupoli. Se ti metti d’accordo fai buoni affari, se ti metti di traverso, devi stare attento, quando cammini per strada. Il politico, qualora fosse arrivato lì in buona fede, che fa? Resiste o si adegua? Ci vogliono un carattere forte, nervi saldi e lucidità per contrastarli. Non si combattono le mafie solo con le buone intenzioni. Tantomeno facendo affari con loro!

Per rimettere le cose a posto, tutto inizia da un buon sistema elettorale, la cui parte saliente, a mio avviso, è che si possano scegliere i candidati, uno per uno… ma, ATTENZIONE! Il sistema potrà poi funzionare soltanto se noi elettori, quando andiamo a votare, non ci lasciamo prendere per il naso dando il voto a chi la spara più grossa. Questo “populismo” è un disastro nel disastro!

Insomma vogliamo dircelo chiaro: ogni popolo ha la classe politica che si merita! Lo so che non è quello che gli Italiani vogliono sentirsi dire, ma lo dico lo stesso e il mio masochismo finisce qui.

La crisi economica del 2008 è nulla in confronto alla crisi di democrazia che stiamo vivendo: potremmo assistere al ritorno delle dittature! E la storia ci insegna che uscirne poi è un bagno di sangue. Usiamo il cervello: la pancia l’abbiamo già satollata sin troppo, è ora che andiamo di corpo!

Ti rimando al filosofo Platone e al mio post “Il tramonto della democrazia”. Buona lettura!

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